Comments by "" (@neutronalchemist3241) on "Il Sole 24 ORE"
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@The Real Calamari NO.
Il testo non parla di "zona privata", solo di occupazione di terreni o edifici. TUTTI i terreni o edifici. Quindi strade, piazze, scuole, caserme dismesse occupate per emergenza abitativa, ecc...
Nessuna manifestazione ha "il permesso". Le manifestazioni, da Costituzione, non sono soggette ad autorizzazione.
I problemi di pubblica incolumità sono mera possibilità ("quando dallo stesso può derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica"), non serve siano reali. Basta siano ipotizzati. Qualsiasi manifestazione può degenerare e da qualsiasi occupazione scolastica (specie se attuata da minorenni non sorvegliati) possono nascere ipotetici pericoli.
La norma prevede l'applicazione D'UFFICIO. Il fatto che preveda amplissima discrezionalità (Il PM decide di inventare un ipotetico pericolo o meno) E' PEGGIORATIVO. Perchè mette organizzatori e partecipanti a qualsiasi manifestazione, sit-in ecc... sotto ricatto. Se stai simpatico al PM, bene, se no rischi la galera, o almeno anni di processi. Questo è esattamente come NON si dovrebbero scrivere le norme.
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@martex2564 E' evidente che non capisci, ma non è colpa di qualcun'altro. E' un limitre tuo.
Tu hai scritto: "Bro ti è sfuggita la clausola che i 50 devono invadere una proprietà privata."
NO. Da nessuna parte di parla di "proprietà privata".
Poi, senza evidentemente capirla, hai citato la norma: "invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati"
PUBBLICI O PRIVATI. Una strada, una piazza dove si manifesta o si fa un sit-in, sono TERRENI PUBBLICI. Una scuola occupata è un EDIFICIO PUBBLICO. Una caserma abbandonata, occupata da gente in cerca di casa, è un EDIFICIO PUBBLICO, QUINDI RIENTRANO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE.
Le manifestazioni non si autorizzano DA COSTITUZIONE. Il prefetto può, semmai, vietarle, per dimostrabili motivi di ordine pubblico, ma da nessuna parte la legge differenzia tra manifestazioni vietate e non, quindi le manifestazionI RIENTRANO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE e, anche se solo le manifestazioni vietate vi rientrassero (e non è questo il caso), il carcere per i manifestanti è comunque una punizione aberrante.
Comunque tranquillo, non cambia niente se non capisci una sega.
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@The Real Calamari Una legge penale non ha bisogno di decreto attuativo. Non è la pubblica amministrazione che la deve mettere in pratica. Una volta che è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è efficace.
NO. Le manifestazioni, da Costituzione, non sono soggette ad autorizzazione. Possono essere vietate per motivi di ordine pubblico, ma questo sposta l'onere della prova sul Prefetto. Tra l'altro il testo non parla affatto di manifestazioni autorizzate (e non potrebbe farlo) o non proibite, quindi, il fatto che il Prefetto non abbia vietato una manifestazione, non è garanzia di nulla.
Come detto, il margine di discrezionalità la rende sbagliata di per sè, perchè mette tutti sotto ricatto. Come tutte quelle norme che nella pratica non vengono quasi mai applicate, ma esistono, e quindi ti possono colpire, e quindi permettono allo Stato di colpire chi vuole, con piena discrezionalità.
Uno stato di diritto non può avere norme che a volte vengono applicate, e a volte no. Altrimenti è uno stato dell'arbitrio. Il diritto non può basarsi sulla benevolenza del Pubblico Ministero.
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@The Real Calamari Una legge penale non ha bisogno chiarimenti, circolari o altri documenti. Una volta emanata, vive esattamente secondo la sua lettera, ed indipendentemente da quali fossero le intenzioni di chi l'ha scritta. Il margine di discrezionalità è IL PROBLEMA. Una legge che non viene applicata 99 volte su 100 è una legge che tiene tutti sotto ricatto, perchè quel centesimo su cui, per qualsiasi motivo, verrà applicata non potrà dire "Ah! Ma gli altri 99 hanno fatto come volevano".
Le manifestazioni non sono soggette ad autorizzazione. Avvertire che si faranno non è chiedere l'autorizzazione. Quando metti la freccia, non stai chiedendo l'autorizzazione a svoltare.
La cultura dell'emergenza è un vecchio problema di questo paese. Non esistono problemi esistono solo emergenze, quindi si fanno leggi di emergenza che, invece di affrontare il problema, cercano di risolverlo a mazzate.
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